Terza sconfitta in campionato per il Catania, che dopo le ultime deludenti prestazioni, non riesce a riscattarsi perdendo di misura per 1-0 al Gaetano Bonolis di Teramo.
La Partita:
Catania che scende in campo con una formazione inedita: Raffaele decide di passare al 4 3 3 con Martinez tra i pali, Calapai terzino destro, Claiton e silvestri centrali e Pinto terzino a sinistra; chiavi del centrocampo affidate a Rosaia, con Izco e Dall’Oglio ad agire da mezza’ali; tridente formato da Biondi Piovanello e Pecorino. Il Teramo di Paci risponde con il 4 2 3 1: In porta Lewandowski, in difesa Diakite,Piacentini,Soprano e Tentardini, in mediana agiscono Arrigoni e Santoro, sulla trequarti Costa Ferreira, Ilari e Mungo alle spalle dell’unica punta Bunino. Inizio schock per gli etnei che si trovano subito in svantaggio dopo appena tre minuti: cross rasoterra dalla sinistra di Costa Ferreira che trova Ilari libero di ribadire la palla del in rete. Il Catania prova subito a reagire senza però creare mai grossi pericoli alla retroguardia abbruzese. Le uniche occasioni degne di nota create dagli etnei sono una punizione di dall’Oglio 8’ deviata da Lewandowski in angolo e una conclusione ravvicinata ma sporcata di Pecorino al 15’. Primo tempo insomma privo di emozioni che si conclude con il Teramo in vantaggio per 1-0. Nel secondo tempo gli uomini di Raffaele entrano in campo con uno spirito nettamente diverso, costingendo il Teramo a chiudersi nella propria metà campo. Al 54’fuori Biondi per Reginaldo: L’attacante brasiliano ha subito sui piedi la palla del pareggio, ma la conclusione da pochi passi del numero 10 etneo finisce di poco fuori. Il Catania comunque continua a spingere, l’ingresso in campo di Reginaldo e successivamente quello di Emmausso, sembrano aver dato maggiori convinzioni ai rosszzurri che però non riescono a trovare il pareggio. Il Teramo dall’altra parte chiude bene gli spazi , ma non si rende quasi mai pericoloso; merito soprattutto del ottimo lavoro della retroguardia etnea. Al 76’ Raffaele rivoluziona il centrocampo: Fuori Rosaia, Dall’Oglio e Izco, dentro Maldonado Welbeck e Zanchi. Il Catania giova dell’innesto di un metodista come Maldonado e di un centrocampista dinamico come welbeck e finalmente riesce a sviluppare un gioco corale sfiorando anche il goal nei minuti finale. Rete del pareggio che però non arriverà mai. Finisce 1-0 i favore del Teramo con il Catania che incappa, stavolta forse immeritatamente, nella terza sconfitta in campionato.